RSU Gruppo CAD IT: Ferie e Permessi: Tolleranza 0? No 2...

lunedì 23 dicembre 2013

Ferie e Permessi: Tolleranza 0? No 2...

CAD si attrezza per migliorare la gestione delle ferie ma respinge le prime richieste delle Rsu; che auspicano un accordo.

Collettivamente parlando, non avere ferie arretrate è segno di buona organizzazione del lavoro. Ma la recente cura da cavallo CAD pensata per chi ha grossi cumuli, penalizza invece chi ne ha meno e lascia pensare che gli obiettivi siano altri.

La Direzione ci ha posto i propri obietti per lo smaltimento delle ferie:
  • usufruire di tutte le ferie/permessi maturati nell'anno, più il 40% del residuo, con un minimo di 12 giorni;
  • 6 giorni di chiusura totale concordati con il Sindacato per il 2014;
  • nel periodo dal 1 giugno al 30 settembre, oltre ai 4 giorni di chiusura a ferragosto, 10 giorni continuativi più altri 5 giorni (totale 19 giorni nel periodo);
  • le risorse che, con queste regole, dovessero azzerare il residuo possono chiedere di mantenere al massimo 2 giorni.
Ecco come dovrebbero muoversi i responsabili:
  • indicazione del numero di giorni di ogni persona per ogni mese;
  • invio del piano compilato all'Ufficio Risorse Umane entro la fine di dicembre 2013;
  • indicazione delle singole date dei primi tre mesi (gennaio-marzo);
  • inserimento delle date nell'applicazione di Previsione presenza;
  • verifica del piano ferie ogni 3 mesi (l'obiettivo deve rimanere quello fissato);
  • variazione del piano nel corso dell’anno in base sia alle esigenze aziendali sia delle persone;
  • completamento, entro marzo 2014, del piano fino a dicembre 2014;
  • gestione eccezioni con il proprio dirigente responsabile;
  • comunicazione di ogni giornata all'Ufficio Personale. via email.
Visto che il residuo medio è più di venti giorni a testa, abbiamo concordato con l'obiettivo generico di abbattere il monte di ferie e permessi; soprattutto con la sfida organizzativa di riuscire a lavorare con molte meno presenze. Non concordiamo, però, sulla soluzione adottata.

Abbiamo sottolineato come il passaggio da una gestione di massima flessibilità alla "tolleranza 2" avrebbe alimentato un clima di preoccupazione tra i dipendenti. Abbiamo incalzato la Direzione rispetto la richiesta di trovare un accordo di maggior flessibilità sulla pianificazione delle ferie e permessi. Lo abbiamo fatto sapendo che i periodi di godimento possono essere ben più lunghi ma soprattutto sottolineando che i 14 giorni di permessi maturati ogni anno - e godibili entro 2 anni - siano concepiti per necessità non programmabili. Anche per questo avevamo chiesto di salvaguardare almeno 8 giorni (pari ai permessi maturati, meno quelli concordati collettivamente). Questo per non penalizzare chi ha meno residui.

Cosa ne pensate? Siete d'accordo con l'obiettivo aziendale? E con le modalità per perseguirlo? 

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