RSU Gruppo CAD IT: Sciopero Generale 12 dicembre, parliamo di noi

giovedì 11 dicembre 2014

Sciopero Generale 12 dicembre, parliamo di noi

Il 12 dicembre è indetto lo sciopero di tutte le categorie di lavoratori. I motivi e le implicazioni in CAD.

Sciopero generale sarebbe un altro modo di dire "scioperano proprio tutti". Ma è vero che "proprio tutti" hanno deciso di scioperare? Perché i dipendenti CAD IT dovrebbero sentirsi coinvolti?

Questo sciopero giunge alla fine di un percorso di manifestazioni che hanno visto le varie categorie protestare a momenti alterni. Le criticità più rilevanti vertono sulla messa in discussione dell'articolo 18 ossia l'aggiornamento dello Statuto dei Lavoratori [L. 300/1970] con particolare riferimento ai controlli a distanza e al demansionamento.

Controlli a distanza

"Fino a che punto è lecito il controllo delle lavoratore o degli strumenti che usa?"
La tecnologia avanza e con essa i sistemi di sorveglianza. L'esigenza di controllo degli impianti, però, non deve ledere la privacy dei singoli. In CAD sono utilizzati controlli indiretti sull'uso della rete aziendale ed un sistema anti-intrusione che impiega telecamere perimetrali. È possibile che le Rsu siano chiamate un giorno a fare un accordo specifico a riguardo. A prescindere da questo, lo sciopero vale a "ricordare" al Governo, quando metterà mano ai decreti attuativi, il ruolo attivo dei lavoratori in merito a tali accordi.

Demansionamento

"Fino a che punto diventerà lecito od opportuno l'impiego della persona in competenze diverse, magari meno qualificate?"
Sarà lecito demansionare in caso di riorganizzazione, ristrutturazione o conversione aziendale. Lo sciopero serve a "presidiare" i decreti attuativi che definiranno i dettagli di questa possibilità affinché sia ben regolata e non pretesto per tagliare salario o marginalizzare le persone. In CAD è difficile parlare di "mansione"; più facile, invece, per noi, parlare di cambi di attività, ruoli o impiego in diverse competenze.

Articolo 18

"Chi oserebbe contraddire i propri superiori sapendo della possibilità di pagare e licenziare senza giusta causa? E come dovrebbe sentirsi un delegato sindacale?"
Il reintegro resterà possibile in caso di licenziamenti nulli e discriminatori. Si sta però pensando di trasformare l’eventuale condanna al reintegro in un risarcimento economico. In CAD non è mai stata palesata la benché minima intenzione di intraprendere azioni simili. Possiamo comunque comprendere quanto la questione sia delicata; come l'atteggiamento del Governo - di snobbare parzialmente i sindacati nell'elaborazione del Jobs Act - non lasci molto immaginare soluzioni favorevoli a chi il giuslavorismo definisce "la parte debole del rapporto di lavoro": noi!

Ovviamente la questione qui rappresentata, è stata semplificata molto. Per le considerazioni generali, si rimanda al retro del volantino [qui a fianco]; non solo per riflettere su quanto il Jobs Act inciderà nella nostra vita lavorativa, ma anche per interrogarci su quanto inciderà su nuove assunzioni, sui giovani, sui nostri figli. Parliamone... "proprio tutti". A domani.

I delegati FIOM

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